l’olio di oliva
Nuove tecnologie e antica sapienza
frutto di esperienze secolari.
Oggi, il percorso della produzione dell’olio è caratterizzato da diversi passaggi, ognuno controllato da una serie di processi che garantiscono la qualità del prodotto finale sulla tua tavola.
I valori della tradizione si sono legati a tecnologie in grado di esaltare il valore delle materie prime ed ottenere prodotti dal gusto unico e sorprendente.
Le olive:
il frutto e le cultivar
Il frutto dell'olivo, l'oliva, detto anche drupa, è formata dall'epicarpo (buccia), dal mesocarpo (polpa) e dall'endocarpo (nocciolo), che è la parte contenente il seme. L’oliva inizia la sua maturazione a metà ottobre e prosegue fino a fine novembre, passando dal colore verde al rosso, per finire al viola intenso.
Il sapore dell'olio dipende da tanti fattori, e soprattutto dal tipo di cultivar che viene utilizzato. Il termine “cultivar” descrive in agronomia una pianta coltivata, ottenuta con il miglioramento genetico, che riassume in sé un insieme di specifici caratteri morfologici, fisiologici, agronomici.
Ad oggi sono note più di 400 cultivar diverse!
Distinguere tra le diverse varietà di olive può essere molto difficile, per questa ragione oltre all’oliva si studia anche la forma del seme e dei fiori prodotti dall’olivo. Ad oggi sono note più di 400 cultivar diverse, con olive di forme e dimensioni differenti, caratterizzate da un diverso rapporto tra nocciolo e polpa e quindi da un contenuto medio di olio variabile dal 18 al 27%.
Le cultivar più note impiegate in Italia sono: Leccino, Frantoio, Moraiolo, Coratina, Carolea, Nocellara e Canino. Altre cultivar, come il Pendolino, sono impiegate solo come piante impollinatrici.
Le linee di lavorazione nell’estrazione meccanica differiscono per i metodi usati nelle singole fasi ma, in generale,
la linea di produzione di un oleificio comprende 6 fasi fondamentali: