Come smaltisco le bottiglie di oli di semi Sagra?
La nuova bottiglia con etichetta R-PET Sagra è realizzata con il 50% di plastica riciclata, ad esclusione del tappo, ed è 100% riciclabile: una scelta per rispettare l’ambiente, contribuire alla riduzione di plastica ed essere sempre più green. Scopri di più su #SagraShareGreen.
Il tuo contributo è fondamentale e riciclare correttamente le bottiglie di oli di semi Sagra è facilissimo!
La bottiglia di oli di semi di Sagra può quindi essere interamente riciclata nella plastica, senza bisogno di fare nessuna separazione degli elementi che la compongono!
Sulla bottiglia Sagra troverai sempre le indicazioni per il corretto smaltimento, come da obbligo di legge. Basta cercare l’etichetta che trovi qui a lato e che ha l’obiettivo di facilitare la raccolta, il riutilizzo, il recupero e il riciclo e per fornirti le informazioni sulle destinazioni finali.
La nuova vita della plastica riciclata: 4 oggetti di uso comune che nascono dal riciclo
Questi sono solo alcuni degli infiniti oggetti che si possono creare…
Per comprendere fino in fondo l’impatto del riciclo della plastica, forse basta pensare che sarebbe possibile realizzare un’intera cucina!
E… prima di riciclare la bottiglia di oli di semi, puoi riutilizzarla in modo creativo 😉
Crea oggetti veramente green prima di buttare le bottiglie: un portalampade, un vaso, un gioco per bambini e tanti altri… scopri come realizzarli seguendo i nostri consigli step by step!
Contro lo spreco alimentare: anche la tua cucina può diventare più green
Riciclare e riusare sono sempre più importanti per ridurre il nostro impatto sull’ambiente: scopri le nostre ricette per una cucina zero sprechi.
Per approfondimenti
Ma la plastica è tutta uguale?
Quando si parla di “plastica” spesso stiamo descrivendo con una sola parola un vasto assortimento di materiali sintetici o semi-sintetici che vengono utilizzati in varie applicazioni.
Per questo quando ricicliamo dobbiamo fare attenzione alle disposizioni che sono scritte sulle etichette applicate dedicate al riciclo dei materiali, per sapere così dove è meglio buttare l’oggetto e i suoi componenti e non incorrere in sbagli.
Per fare chiarezza possiamo riunire in 7 gruppi i polimeri più diffusi nel mondo degli imballaggi, ciascuno identificato da un numero di codifica (da 1 a 7) che ne identifica il materiale ai fini del riciclo. Ad esempio, il tappo della bottiglia di oli di semi Sagra è realizzato con HDPE e LDPE, che appartengono rispettivamente al 2 e al 4 gruppo e sono dei polietileni utilizzati solitamente per la creazione di contenitori, barattoli e pellicole. Mentre la bottiglia Sagra è interamente realizzata in PET riciclato al 50% (cod. riciclo 1), una resina termoplastica particolarmente indicata per la produzione di bevande gassate e vaschette.
E quando la plastica viene riciclata cosa succede?
Le avanzate tecnologie di riciclo permettono oggi di ricreare oggetti di largo consumo a partire dalla materia prima secondaria (MPS). Il riciclo dei polimeri solo in alcuni casi riproduce il manufatto originale, nella maggior parte dei casi la materia prima secondaria viene utilizzata per riprodurre oggetti differenti. Dal riciclo della plastica si possono ottenere ad esempio giochi per bambini, tessuti e oggetti utili per la casa.
MPS a matrice poliolefinica (HDPE, LDPE e PP)
Il riciclo di questo tipo di plastiche viene spesso direzionato nella realizzazione di manufatti per l’edilizia, componenti per l’arredamento come sedie e mobili, tubi e vasi per l’agricoltura, componenti per l’automotive e imballaggi generici.
MPS di PET
Il riciclo del PET è utilizzato principalmente nel campo dei tessuti come il TNT (tessuto non tessuto), tessuti industriali, imbottiture, pile, tappeti e moquette.
Per saperne di più puoi consultare:
www.conai.org