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Come realizzare un germogliatore
"fai da te"

I germogli alimentari sono ingredienti sani e ricchi di proprietà benefiche per l’organismo che, aggiunti ai tuoi piatti, doneranno alla tua cucina un tocco di colore e un pizzico di esoticità!

I germogli sono alimenti perfetti da aggiungere a una dieta equilibrata perché sono pieni di di vitamine, sali minerali e amminoacidi. Derivano da vari tipi di semi, più avanti vedremo quali sono le principali famiglie da cui storicamente si ricavano, quali sono perfetti per essere consumati a crudo, quali sono da consumare previa cottura, quali germogli, invece, è bene evitare di mangiare.

Generalmente, i germogli, sono veloci da cucinare e, inoltre, sono molto facili da coltivare in casa anche con un semplicissimo germogliatore fai da te.

oliva da spemitura

Che cos’è un germogliatore?

Il germogliatore altro non è che un semplice oggetto che permette di creare le giuste condizioni di temperatura e umidità per far sì che i semi germoglino. Esistono vari metodi per creare un germogliatore fatto in casa, potresti usare uno scolapasta, una centrifuga per insalata o delle cassette per la frutta. Ma oggi vedremo uno dei metodi più funzionali e tradizionali per far germogliare i semi in casa: quello del barattolo di vetro.
Nel proseguo dell’articolo vedremo come fare passo per passo il germogliatore, nel frattempo procurati uno o più barattoli di vetro e sostituisci il tappo con una garza in modo da poter scolare l’acqua in eccesso.
Prima, però vediamo insieme cosa sono i germogli, quali sono i semi da scegliere per coltivare dei germogli alimentari e quali sono le le loro principali proprietà nutritive.

Che cosa sono i germogli?

I germogli sono semplicemente semi germogliati. La germinazione è quell’evento per cui, quando un seme viene messo in determinate condizioni ambientali, può dare inizio allo sviluppo della pianta. Quando le giuste condizioni, di clima e umidità sono soddisfatte, il seme germoglia, così da duro e secco diventa tenero e carnoso, e si schiude.
In realtà, nel quotidiano, attiviamo spesso questo processo senza nemmeno saperlo: per esempio quando mettiamo i legumi secchi in ammollo inizia ad attivarsi la loro germinazione.

Quali semi scegliere per i germogli alimentari

Per ottenere i germogli si deve partire da un seme maturo e completo di germe, quindi non vanno bene i semi raffinati o tostati, ma ci vogliono semi integri. Per andare sul sicuro meglio acquistare semi da semina o destinati specificatamente alla germogliazione alimentare.
I germogli per uso alimentare appartengono principalmente a quattro famiglie di semi:

Legumi

soia, fagioli mung, alfa alfa, trifoglio, piselli

Crocifere

broccolo, senape, crescione

Liliacee

aglio, cipolla, erba cipollina

Cereali

riso, mais e frumento

Come si preparano i germogli alimentari?

Alcuni germogli sono perfetti da consumare a crudo. Come quelli della famiglia dei cereali, oppure i germogli di erba medica, di senape o di girasole. Con questo tipo di germogli potrai farcire deliziosi panini o guarnire gustose insalate estive.

Altri germogli vanno consumati previa cottura. Per esempio quelli di legumi (quindi anche piselli, ceci e soia) vanno sbollentati almeno 15 minuti. Questi germogli sono perfetti per arricchire piatti di carne, preparare frittate e zuppe.

Esistono dei germogli che, invece, non vanno consumati né cotti né crudi. Sono quelli della famiglia delle solenacee (come pomodoro, patata e melanzana) perché hanno un’alta concentrazione di solanina (come vedremo la concentrazione delle sostanze è molto più alta nei germogli che nella piante cresciute), che risulta tossica per l’essere umano.

Le caratteristiche nutritive dei germogli

I germogli sono un alimento nutrizionalmente molto valido, perché contengono tutti gli elementi di cui ha bisogno la nuova pianta per nascere e crescere. 
Quando facciamo germogliare un seme si attivano tutta una serie di enzimi che vanno ad aumentare sia il contenuto che la qualità delle sue vitamine, dei suoi sali minerali e delle sue proteine. I germogli sono quindi dei veri e propri concentrati di nutrienti, che, tra le altre cose, possono essere d’aiuto per stimolare il metabolismo e facilitare la digestione.

CREA IL TUO GERMOGLIATORE

Ecco come realizzare un germogliatore fatto in casa

Occorrente

Barattoli di vetro puliti, garza, elastici di gomma, semi

PROCEDIMENTO

Step 1

In un barattolo di vetro capiente metti circa un cucchiaio di semi. Considera che il volume triplicherà quantomeno, quindi non eccedere nella quantità di semi, a meno che il barattolo non sia abbastanza grande. Riempi il barattolo con acqua fresca e lascia i semi in ammollo per circa 12 ore.

Step 2

Passato il tempo necessario scola i semi nel barattolo e sciacquali con acqua pulita. Copri il barattolo con la garza e fissala con un elastico. Elimina l’acqua dal barattolo (come vedrai l’acqua passerà tranquillamente dalla garza) facendo attenzione ad eliminarla completamente.

Step 3

L’eliminazione dell’acqua in eccesso sarà un’operazione da ripetere almeno due volte al giorno. Questo procedimento serve per eliminare le sostante di scarto ed ostacolare la proliferazione di batteri e muffe. Almeno una volta al giorno i semi andranno sciacquati con acqua pulita e scolati nuovamente.

Step 4

Tieni i barattoli il un luogo asciutto e lontano dalla luce diretta, ma non al buio. I semi germogliano anche al buio ma a livello nutrizionale si arricchiscono di più se lo fanno esposti alla luce diffusa, ma non diretta, perché in quel caso rischiano di surriscaldarsi o di seccarsi. Ripeti queste operazioni per 7 giorni circa ed avrai i tuoi germogli pronti da mettere in tavola!

Quanto tempo occorrerà per avere i tuoi germogli pronti da gustare?

Ovviamente ogni seme ha le sue condizioni ideali, quindi tempi diversi per l’immersione in acqua, numero di lavaggi, tempistiche per la germinazione etc.
In genere, però, quasi tutti i semi, iniziano a germinare entro uno o due giorni e poi, nel giro di massimo 7 giorni, sono cresciuti abbastanza per poter essere mangiati (indicativamente quando raggiungono i 4/5 cm di lunghezza). Quando raggiungono lo stadio desiderato i germogli vanno riposti in frigo e consumati al massimo entro 3 o 4 giorni.

Far germogliare i semi in casa può diventare una bella e interessante esperienza per tutta la famiglia, che oltre a godere della estrema freschezza dei germogli, ne potrà seguire l’evoluzione quotidiana! ?

Trucchi e tecniche